mercoledì 1 ottobre 2014

Nuova vita

Sono stupita. 
Nella mia quotidianità è cambiato tutto, ed è incredibilmente bello. 
Mi sono trasferita dal mio ragazzo. Ho cambiato casa, città, paese. Ho iniziato un nuovo corso magistrale, che mi piace, che mi dà speranze per il futuro. Cerco un nuovo lavoro, prima che i soldi messi da parte coi lavori precedenti finiscano, ma sono fiduciosa. 
Il cibo, il desiderio di dimagrire, di risolvere ogni problema così... tutto è ancora un problema e, ormai, credo che lo sarà sempre. Ma la vocina stridula è sempre più lontana, e io sempre meno pronta ad ascoltarla. 
Forse dovevo prendere in mano la mia vita, buttarmi in un progetto di vita che sento mio, nostro, per fare il salto verso quella che credo sia la mia guarigione. 
Non so come sarà, quando quella vocina sarà incredibilmente meno forte di ora, di prima. Ma credo che la guarigione stia nel non darle retta, giorno dopo giorno, finché non diventerà soltanto un' eco lontana. 
Sto cercando il mio equilibrio e ho tutta l'intenzione di trovarlo e mantenerlo. 

martedì 22 luglio 2014

Laurea

Alla fine sono riuscita a finire la tesi, e mi sono laureata, qualche giorno fa.
Non ho preso il massimo dei voti, ma ci sono andata estremamente vicina, l'ho praticamente sfiorato.
Soddisfatta? Delusa? Furibonda?
Nessuna delle tre. Parte della colpa è stata della segreteria e della scelta di partire dalla media ponderata e non aritmetica (fino a tre mesi fa, hanno usato quest'ultima), parte della conversione bizzarra dei miei esami Erasmus, parte mia, perché se mi fossi impegnata di più sarei partita da una media più alta e tutti questi "errori" non avrebbero influito.
A prescindere, è stato bello. Ho preso il massimo dei punti per la tesi e ho fatto, credo, una buona presentazione. È stato bello che praticamente tutte le persone importanti fossero lì, a festeggiare con me.
Insomma, ora ho questa laurea magistrale in tasca.
In questi giorni sono più che altro disorientata. A parte il fine settimana, in cui lavoro, il resto del tempo non ho niente di particolare da fare. Leggo i libri che ho comprato negli scorsi mesi e che non avevo neanche aperto, guardo qualche film, esco con gli amici. Però non ho un pensiero quotidiano fisso, che erano gli esami, la tesi, lo studio.
È strano perché non vedevo l'ora di finire, ma adesso già mi manca.

Mi sono pesata qualche giorno fa, prima della laurea: 49.0 kg.
Ebbene si, ho perso un solo misero chilo.
Maledette abbuffate.
Non mi capita più tanto frequentemente di abbuffarmi, perché da quando vivo da mia zia (fissa in casa), è più difficile. Ma una come me, il modo lo trova, sopratutto se è sotto stress. La maggior parte le ho fatte fuori casa, il solito acquisto random in un supermercato (sempre diverso) divorato in macchina,o in camera mia, se capitava che non ci fosse nessuno in casa (poche volte).
Dolce, salato, di tutto. Migliaia e migliaia di calorie sprecate, superflue, inutili.
Niente vomito.
Non so se digiunare il giorno dopo, o limitarsi a qualche frutto sia meglio, ma io non voglio più vomitare o, almeno, farlo il meno possibile. Qualche volta mi capita ancora, ma sempre più raramente.
È estenuante però.
Dopo un'abbuffata ne sento il bisogno, anche fisico. Sto male, mi sento in colpa, sragiono, lo stomaco tira e non riesco neanche a pensare. Però aspetto. Resto seduta, mi sdraio, attendo che passi.
Resisto, ma il senso di colpa m'impedisce di comportarmi come una persona normale, che dopo un pasto di Natale il giorno dopo magari mangia meno, ma non si limita a una mela, non gira per la stanza mentre ripete il discorso per consumare il più possibile.

Io non lo so come sono riuscita a laurearmi quasi in tempo.
Non lo so come sono riuscita a presentarmi agli esami gonfia dalle abbuffate, o dopo aver mangiato il minimo indispensabile i giorni prima. Non so come li ho passati, se mentre studiavo pensavo anche a come organizzare la giornata, a come riuscire a mangiare poco, a fare attività fisica china sui libri e ogni lettera mi ricordava un cibo diverso.
Non lo so come ho fatto a presentarmi il giorno della laurea digiuna da due giorni.
Io davvero non lo so come sto riuscendo ad avere una vita tutto sommato normale. Forse è il fatto che il mio ragazzo vive in un altro paese, che ho pochi amici, che non vedo quasi mai per i pasti e che ormai ho imparato come nascondere i miei problemi.
Non so, forse è che sto trovando un equilibrio tra le due cose, ma non so se sia un bene.
Mi chiedo se senza questo morboso legame col cibo mi sarei laureata col massimo, e in tempo, tre mesi fa.

Se sarei riuscita a fare più cose e meglio, se avrei tratto di più dal mio stage, dal mio Erasmus, dalla mia vita.

venerdì 27 giugno 2014

Invidia

Sto cercando di finire la tesi, ma ho un po' di difficoltà a concentrarmi. Solitamente lavoro a casa, di rado studio in biblioteca, ma oggi mi servivano dei libri e ho deciso di restare tutto il giorno (anche per mangiare meno, devo ammetterlo).
Si sta bene: all'ora di pranzo, poi, non c'è nessuno, dalla finestra si vede il parco di fronte, peccato per la tizia davanti a me. Per carità, non ha fatto nulla di male, sta studiando esattamente come me.
La sua unica colpa è pesare almeno 10 chili in meno di me.
Non è la prima volta che la vedo: molto alta, capelli lunghi e biondi, carnagione chiara, look particolare (dark/bambolina), sempre con un filo di trucco e il rossetto rosso. È splendida. Ed è magrissima.
E io la guardo di nascosto, e l'invidia mi lacera.
Anche lei non sta pranzando, come me, ma lei non si è sbranata due pacchi di crackers a metà mattina. Lei si limita a bere dalla bottiglia d'acqua da 1 litro, e neanche il rossetto sbava.
Perfetta.
Credo che l'invidia sia uno dei lati che considero più negativi del mio disturbo (chiamiamola fissa, o malattia, il risultato è indifferente). Se vedo una persona con un fisico più asciutto del mio, che sia maschio, femmina, sana, malata, non ha importanza: la invidio, la odio, non riesco ad averci quasi mai niente a che fare.
Se ci riesco, ed è raro, è solo perché mi sforzo molto o perché la conosco da prima di ammalarmi (anni ed anni, ormai).
Per questo mi detesto. La superficialità con la quale evito ogni contatto con persone magre è agghiacciante. E mi torna in mente sempre T.
T. era una mia compagna delle superiori, un anno più grande, conosciuta in prima superiore (lei ripetente). Anoressica da prima che la conoscessi.
Già allora, nonostante non fossi entrata pienamente nella bulimia, la invidiavo: magra, bella, perfetta.
Siamo diventate amiche alla fine della terza superiore, incredibilmente quando avevo già perso parecchi chili e avevo iniziato a vomitare.
Non so perché, l'invidia non era diminuita, anzi, si era amplificata, visto che lei non prendeva un grammo e non faceva che perderli. Da magra, poi, era diventata magrissima.
Però siamo diventate amiche, e lo siamo rimaste per un po'.
Io le tenevo (come a tutti gli altri d'altronde) nascosto il mio problema, ma alla fine la perdita di peso era diventata evidente (suppongo che 15 chili, per quanto una si copra, si notino, anche se io non ho mai notato la differenza), e lei è stata la prima ad accorgersi che qualcosa non andava.
Si preoccupò per me, e un giorno mi ha affrontato, diretta com'era nel suo carattere. "Sei bulimica".
Non era una domanda. L'aveva capito perché non era così difficile. O non mi vedeva mangiare mai, o se lo facevo correvo dritta in bagno. Con la sua malattia, non poteva non capirlo. Ma io mi credevo molto furba (e, in effetti, aveva funzionato quasi con tutti).
Ho vuotato il sacco.
E lei mi ha detto che mi avrebbe voluto aiutare, che le sarebbe servito, sostenerci a vicenda.
Non parlavamo di calorie, attività fisica, digiuni o vomito, semplicemente bastava sapere che c'era almeno una persona che sapeva quello che stavamo passando, e lo capiva. Che non lo sminuiva come se fosse solo questione di peso, che sapeva che una persona sana non digiuna, non vomita, non si ammazza sulla cyclette o di lassativi per dimagrire, che c'è qualcos'altro.
Entrambe migliorammo, almeno per un breve periodo, almeno nei sintomi. Io smisi (quasi) di vomitare (anche per una promessa che feci a un'altra persona) e m'impegnai ancora di più nelle sedute dal neuropsichiatra (soffrendo di attacchi di panico).
Lei, invece, arrivata ormai a meno di 30 kg (è alta meno di 150 cm), decise di iniziare col day hospital, e prese un po' di peso, salvandosi la vita.
In entrambi i casi, ovviamente, non era bastato sapere di noi, ma, secondo me, ci ha dato una spinta in più.
Poi, non so.
Ho preso peso, le abbuffate aumentavano e la palestra non bastava più. Il vomito mi mancava, ma non volli ricominciare a vomitare, se non raramente, ma ripresi il mio circolo vizioso, sostituendolo coi digiuni e la palestra.
Anche lei, dopo aver preso peso, riprese con le vecchie abitudini.
E io la vedevo così magra in confronto a me, così brava a digiunare e ammazzarsi di palestra, mentre io restavo ferma a quel numero così enorme.
Ci staccammo. Lei da me e io da lei.
La mia motivazione, estremamente superficiale, fu che stare così attaccata a lei, anche dopo il diploma, scatenava la mia invidia in una maniera incontrollabile.
La sua non la so. Penso che stare accanto a una persona malata come me, alla fine, non la stesse aiutando come credeva e, anzi, alla fine ci stessimo condizionando a vicenda.
L'avevo capito un giorno in cui, nonostante fossimo in due posti diversi della scuola, ci siamo ritrovate nello stesso bagno, per lo stesso motivo. E non ci siamo dette niente.
Lei, probabilmente, per un grissino, io per qualche brioches, un panino ripieno di tutto, molte merendine.
Ma, in quel momento, non volli allontanarmi.
La spinta decisiva, alla fine, me l'ha data l'invidia.
E di questo mi vergogno molto, ancora oggi, a distanza di quasi sei anni.
So che si è ripresa, almeno un po', che lavora e ha lasciato quel ragazzo che non faceva altro che farla piangere.
E di questo sono felice.
Ma tuttora so, che se la incontrassi, che se le nostre strade si rincrociassero, non riuscirei a riallacciare i rapporti, perché non farei altro che desiderare il suo corpo ossuto, la sua determinazione al digiuno, il suo piccolo stomaco.

La rivedo in questa ragazza, che ho visto diecimila volte in facoltà, con cui abbiamo amici in comune, ho avuto mille occasioni per parlarci, ma non lo farei mai.
Perché è più magra di me.

Sono completamente scema.


domenica 22 giugno 2014

(Ennesimo) ritorno...

Sono mancata per parecchio tempo... che dire, non c'è una motivazione precisa. Non ero dell'umore per scrivere o commentare sui blog, nonostante abbia continuato a leggerli.
Questi mesi sono stati un continuo turbinio di sentimenti contrastanti e di riflessioni vane.

Prima di tutto, ho terminato l'esperienza di stage, che è andata decisamente bene e di cui mi ritengo pienamente soddisfatta.

Ora sono tornata a casa da qualche mese o, meglio, a casa di mia zia. È un po' complicato da spiegare, ma in sintesi, non volendo più vivere nella stessa casa con mio padre (non essendo desiderata), e poiché mia madre si è trasferita dal compagno (e non avendo ricevuto nessuna proposta per vivere lì, in effetti), ho colto l'occasione per accettare la proposta di una mia cara zia che, vivendo sola, avendo bisogno di una piccola mano in casa e sapendo della mia situazione, mi ha chiesto di trasferirmi da lei, insieme a mia sorella.
I primi giorni sono stati un po' difficili, tra il trasferimento in un'altra regione di mia madre, gli ultimi esami, la tesi, il trasloco, etc., ci è voluto un po' per trovare un attimo di tranquillità, ma adesso stiamo bene.

Anche per questi motivi non sono riuscita a laurearmi ad aprile come avevo prefissato ma, salvo imprevisti dell'ultimo minuto, dovrei prendere questa benedetta laurea magistrale il prossimo mese. Inizialmente non l'ho presa bene, ero molto delusa da me stessa, ma alla fine mi sono resa conto che rimuginarci sopra non avrebbe portato a niente. Mi sono data da fare, ho dato anche un esame in più e ormai manca solo l'ultimo sforzo.

Con Lui va tutto bene, anche se non ci vediamo da qualche mese e mi manca davvero molto. Ormai è praticamente un anno che stiamo insieme e mi piace l'idea. Mi piace un sacco. In progetto, se alcune previsioni vanno in porto, c'è il ritorno di entrambi nella città dove ci siamo conosciuti, e il vivere insieme. So che dopo un anno, per giunta in gran parte a distanza, può sembrare strano, e mi rendo conto delle difficoltà che comporta la convivenza, ma con lui sono certa che riusciremo a superarle, impegnandoci. È che con lui sono serena, le mie ansie si attenuano e non sento pressioni. E lo amo, veramente tanto.

Ho riallaciato i rapporti con il mio ex storico. O meglio, essendo lui ad avermi debellato dalla sua vita, è lui che li ha riallaciati con me. Inizialmente ero scettica, pensavo volesse riprovarci, ma ho messo subito in chiaro che c'è qualcun'altro nella mia vita, e che la considero una storia importante. A contraddirmi, non c'è stato alcun atteggiamento in questo senso, e mi sembra di aver ritrovato l'amico che era prima di provare qualcosa nei miei confronti. Mi ha reso felice, nonostante mi sia resa conto che non siamo fatti per essere una coppia, lo stimo davvero come persona e spero di poter continuare ad averlo nella mia vita (poi Lui non mi ha fatto problemi e, anzi, era pure contento xD).

Il peso, nota dolente. L'ultima volta che ho scritto ero scesa sotto i 50. Il mese dopo, ero arrivata a meno di 47. Poi, il periodo di stress (e la mia boccaccia) ha rovinato tutto, facendomi arrivare, poco più di un mese fa, a 52,5 kg.
Crisi isterica.
Due giorni fa, dopo un mese preciso, 50.1 kg. Ho perso poco, ma ho cercato di evitare la solita strada del semidigiunoinoltratofinoachenonmiabbuffomangiandoanchetecheleggi e, in effetti, a parte un paio di giorni di dieta liquida e qualche sgarro, non è andata così male. Alla fine, anche i cm calati dimostrano che non ho perso solo liquidi.
Il mio desiderio sarebbe di raggiungere i 45 per la laurea (tra circa un mese, ancora non so il giorno preciso), ma probabilmente i 48 sono più fattibili, se voglio evitare ricadute. Vorrei comunque aumentare l'attività fisica, sempre nella speranza di avvicinarmi il più possibile ai 45.

Spero di tornare ad essere un po' più costante, mi è mancato il blog.

martedì 17 dicembre 2013

Beato Natale


Le vacanze di natale, e in generale tutte le festività, mi rendono sempre un poco ansiosa. Oltre al problema dei pranzi e delle cene coi parenti (problematiche per ovvi motivi), non è un'ansietà del tutto negativa. Da una parte c'è l'agitazione dovuta ai regali (anche se mi è sempre piaciuto fare regali, lo trovo un mezzo per trasmettere il mio affetto, visto che solitamente non mi è facile farlo), la paura che non piacciano, l'indecisione, il fatto di riceverne in cambio (si, mi stupisce sempre ricevere regali, perché li percepisco come ho detto prima), dall'altra le troppe persone in giro, la confusione, il rumore. Tuttavia, non odio il natale, anzi mi piace, nonostante non sia affatto credente e la maggior parte dei natali passati erano contornati da litigi. Lo trovo un periodo stressante, ma mi piacciono le città addobbate e i momenti tranquilli tipicamente invernali. 
Quest'anno lo apprezzo particolarmente, visto che sto facendo uno stage fuori, dunque sarà un breve periodo di pausa dal "lavoro", in cui potrò vedere le persone a cui veramente tengo e alle quali veramente importa di me. Avere poco tempo, anche se negativo, mi permette almeno di sfruttarlo solo per coloro con cui ho un vero rapporto. 

Non penso vedrò mio padre ad esempio. Dovrà rassegnarsi al fatto che mandarmi un sms solo ed esclusivamente ogni volta che ha bisogno di sfogarsi non conta come tentativo di recuperare un rapporto inesistente. Sembrerò una stronza acida, ma dopo ventiquattro anni sono stanca. Ci vorrebbe troppo tempo per spiegare il male che ha fatto a me e alla mia famiglia.

L'11 mattina pesavo 49,7 kg. Una barriera che non riesco proprio ad abbattere è quella dell'approssimarsi dei 50 kg. Ogni volta che li supero o che ci vado vicino, entro nel panico più totale. Penso sia dovuto al fatto che la prima volta che li superai, anni e anni or sono , ci aggiunsi molti e molti altri chili. 
È in questi momenti che quel desiderio di restringere si fa più forte.
Anche questa volta, ovviamente. 
Quando mi trovo vicina o oltre i 50 kg, il primo periodo è il peggiore. È quello che mi fa sempre un po' paura. È quello in cui ho in assoluto più controllo, è quello in cui non mi segno le calorie perché so già a mente quante sono, e sono poche. E non so mai quanto durerà. Si va dal paio di giorni (ormai superato) a settimane e settimane. Poi perdo il controllo.
Non so se la paura maggiore sia dovuta al fatto che prima o poi finirà o al fatto che so che mi stia facendo del male. Forse entrambe. 
Tuttavia, c'è un lato positivo (oltre quello malsano del dimagrire): stavolta sto riuscendo a non pesarmi tutti i giorni. Solitamente, che lo scriva o no sul blog o su un diario, lo faccio, almeno due/tre volte al giorno (mattina, pomeriggio, sera). Devo ammettere che è la cosa più semplice da gestire, ma è un inizio. 

giovedì 12 dicembre 2013

Cambiamento

Ho deciso di portare il mio vecchio blog su questa piattaforma, che trovo più piacevole rispetto alla precedente.

Sono tornata, nonostante sappia che probabilmente non sarò costante negli aggiornamenti, perché mi serve un posto dove scrivere, riflettere sui miei pensieri o semplicemente fare il punto della situazione.

Sto preparando gli ultimi due esami e la tesi, ad Aprile (incrociando le dita) dovrei riuscire a prendere la mia laurea magistrale. Il dopo è incerto, ma vorrei tornare nella città del mio Erasmus, che ho rivisto da poco e che mi dà sempre quella sensazione di "casa" che mi ha fatto innamorare. In questo periodo poi, con i mercatini di Natale e le luci colorate, con la gente infreddolita nei pub davanti a una birra o i temerari che passeggiano sui marciapiedi lievemente innevati, è quasi magica. 

Col mio ragazzo va tutto più che bene, anche se il rapporto è a distanza. Sono felice e serena quando sto con lui, o anche quando semplicemente lo sento per telefono, niente litigi inutili o sensazioni d'inadeguatezza, ed è una sensazione che mi stupisce ogni volta. 

Il fattore cibo, che, come mi sono ripromessa, lascerò sempre per ultimo, è presente in maniera altalenante. Posso dire che in generale riesco a gestirlo, ma ci sono periodi, solitamente si tratta di giorni (tipo ieri e oggi) in cui decido di dargli retta e mangiare relativamente poco. Una cosa che mi fa rendere conto, però, di essere migliorata almeno un minimo, è che il mio stomaco inizia a brontolare non appena faccio questi scherzi. Lo prendo come un segno del fatto che il mio corpo si sta disabituando ai periodi di troppo o troppo poco cibo, e inizia a ricordarsi una certa normalità. Magari mi sbaglio, ma preferisco pensarla così, anche se mi ostino a non ascoltare i suoi borbottii.
Tuttavia, non posso negare che il desiderio di restringere sia ancora presente e, anche nei periodo in cui lo gestisco, non va mai via. 
Cerco di accontentarmi dei miei piccoli passi in avanti.

martedì 23 luglio 2013

Edera

Mi attacco a un muro, una facciata, e cresco, non mi stacco più. Come l'edera, citando una scrittrice premio nobel.
E' per questo che ora, ritrovandomi nella casa dove ho sempre vissuto, pur sentendomi un'ospite indesiderata, un obbligo da mantenere, mi è difficile concepire il fatto che un mio futuro trasferimento mi sradicherà definitivamente da questa casa. Le sue mura, che tante volte mi hanno protetto e altrettante soffocato, non saranno più niente. La mia stanza sarà un'altra cosa, la mia esistenza cancellata come se non avessi mai vissuto qua. Niente potrà essere prova del mio passaggio, dei miei ricordi, delle emozioni provate.


E' l'unica cosa che mi fa veramente soffrire della separazione dei miei, scoprire che per mio padre non sono altro che una costrizione, una legge da rispettare finché studio. Nonostante mi abbia deluso tante volte, ignorata ancora e ancora, ho pensato che stavolta avrebbe colto la possibilità, l'ultima che aveva, di rifarsi. 
Mi rendo conto di essere stata e di essere ancora la solita stupida, ingenua e illusa. 


Attaccata con le mie foglie a un muro che si sgretola, anche sapendo che la mia vera casa è altrove.

lunedì 8 luglio 2013

Ritorno in patria

Tornata nel Bel Paese da qualche giorno.
Sono ancora un po' disorientata, devo ammetterlo. Gli ultimi saluti sono stati un po' tristi, ma sempre circondati da quella sensazione di tranquillità che ha contraddistinto quest'ultimo anno.
Svuotare il "mio" monolocale è stata, forse, la cosa che mi ha colpito di più: rivederlo tale e quale a come l'avevo trovato 10 mesi fa è stato un colpo al cuore.
Il saluto a Lui, invece, è stato meno traumatico del previsto... forse perché è riuscito a farmi ridere anche un secondo prima che salissi sul pullman o perché tra due mesi ci rivedremo, almeno per qualche giorno (non vedo l'ora!). 
Il fatto di rivedere gli amici che avevo lasciato qua, di avere molto da fare (oggi ho dato un esame, ad esempio) mi permette di non pensare più di tanto al fatto di essere tornata in una casa che non è più tale e che, nonostante la mia isola mi sia mancata, vorrei essere da un'altra parte.
Insomma, alla fine sono relativamente serena nel mio ritorno.


Non sono stata presa in pieno dalla "depressione post-Erasmus", forse perché per me non è stato un "mondo fatato", visto che ho lavorato prima e durante per permettermi quest'esperienza. Ero partita per fuggire, per staccare da una situazione in cui non stavo più bene, ma alla fine mi sono resa conto che non ne ho più bisogno. Oltre alle risate, al lavoro, allo studio, alla lingua imparata, alle persone importanti, quest'esperienza mi ha permesso di essere più serena, e di mantenere questo sentimento, almeno un po', al di fuori della città che amo tanto.

sabato 29 giugno 2013

3°settimana

Tra poco torno in Italia. Sono malinconica e sembra che anche la città lo sia. Piove, come quando sono arrivata. Ricordo i miei sandali che risuonano sulle pozzanghere, ma io ero troppo felice, troppo entusiasta per accorgermene. E' stato subito amore, con questa città. Ho visto Parigi, ho visto Madrid, ho visto Monaco, ho visto Firenze, Pisa, Milano, Torino, ho visto tanta Sardegna... ma un tale colpo al cuore è paragonabile solo al quartiere di Montmartre. Eppure sono totalmente diversi. Un quartiere storico, ricco di ricordi e arte in ogni angolo, e una città intera, moderna, circondata da montagne e fiumi.
I saluti, gli addii, gli ultimi abbracci, persone che non rivedrò mai più. Non sono fatta per queste cose. Una parte di me è cinica e insensibile, l'altra talmente fragile che potrebbe esplodere in una pozza di lacrime. L'idea che questo erasmus sia stato solo un momento in una vita intera, lo sminuisce. E' stato un anno...pieno. Di esperienze, di cambiamenti, di persone. Mi ha dato sicurezza, amici internazionali e una mentalità più aperta.
Ma credo che senza questa città come contorno non sarebbe stata la stessa cosa.


Io e Lui resteremo insieme, anche se viviamo lontani. Ho già detto che ci sto veramente bene? Lo ripeto. Mi piace il profumo della sua pelle, la sua barba ispida e il suo carattere forte e dolce. Lui vale la pena di rischiare con una relazione a distanza.


 


 


 


[Non mi sono pesata questa settimana. Ho mangiato troppo il giorno prima e ho preferito saltare, mi peserò il 3. Sto mangiando veramente di merda, non mangio niente in tutto il giorno e poi, invece di regolarmi, mangio schifezze. Magari solo una vaschetta di patatine fritte o una fetta di pizza, ma comunque schifezze.]


 

domenica 23 giugno 2013

Doppia personalità-

L'incontro è andato bene. Sono felice, soddisfatta ed estremamente entusiasta della cosa, ma allo stesso tempo ho paura di non farcela, di essermi sopravvalutata. L'idea che la riuscita di questo condizionerà in modo non indifferente il mio futuro professionale mi paralizza. In questo momento l'ansia ha sopraffatto l'eccitazione.
Eppure sono una di quelle persone che ama le novità, i cambiamenti, soprattutto quando mettono alla prova. Il problema è che, allo stesso tempo, sono insicura e ansiosa. Purtroppo le due cose non sono esattamente conciliabili.


In compenso, questo stato d'animo mi ha portato, negli ultimi due giorni, a nutrirmi di 1 yogurt e 1 succo di frutta 100% arancia ieri e un gelato + coca light oggi. Inutile dire che, nonostante la mia ricerca della normalità, l'idea di non avere fame e di mangiare relativamente poco mi piace. Tra 3 giorni mi peserò e, se continuo così, potrei anche riuscire a vedere un 47.9 (giusto per il 7).


Un paio di giorni fa ho comprato un costume nuovo, visto che prima o poi dovrò andare al mare e i miei costumi ormai sono paragonabili a stracci. Inutile dire che in bikini si vede molto di più rispetto a quando sono vestita che sono una piccola balenottera. L'ho preso lo stesso perché era il modello più decente e che mi faceva sentire meno grassa. Meno male che prima di riuscire a vedere una spiaggia passeranno almeno 2/3 settimane.


La cosa che mi stupisce di più del ragazzo che sto frequentando (anche se ormai si può dire che siamo effettivamente una coppia) è che a lui piaccio veramente tanto dal punto di vista fisico, oltre che per il carattere (che già di per sé è una cosa strana). A parte il fatto che mi fa spesso dei complimenti (mai banali), non so, si vede proprio che gli piaccio. La cosa mi sconvolge, ma mi fa anche piacere. Insomma, il mio ex storico (con cui sono stata più di 4 anni) non ha mai avuto questo atteggiamento, neanche i primissimi tempi, anzi, tendeva a farmi notare i punti deboli (naso, orecchie, sproporzione sopra/sotto del corpo, etc...). Non voglio dire che lo facesse continuamente, ma erano di più le volte in cui dovevo sentirmi dire che "hai proprio il culo grande rispetto al resto del corpo" che quelle in cui mi faceva un complimento. Alla fine non ci avevo neanche mai fatto tanto caso (a parte qualche esagerazione), pensavo che i suoi complimenti almeno fossero sinceri (molto in stile "sei bella oggi: ti sei coperta di più"), nessuno mi aveva mai mostrato l'attrazione che mi mostra il mio ragazzo attuale. Chissà che non si riveli essere una botta di vita alla mia autostima ormai morente.

mercoledì 19 giugno 2013

2° settimana

Tra due giorni ho un incontro decisamente importante. Sono tesa e, per questo, anche affamata. Fumo più del solito, ovviamente.
Molti mi dicono che una vegetariana non dovrebbe fumare, peccato che io non lo sia per scelte salutistiche e che il mio tabacco non sia testato. Ormai sono più di 3 anni che ho fatto questa scelta ma, nonostante i presagi di morte, sono ancora qua, sana e salva. Nonostante mi si critichi perché "i vegetariani e i vegani attaccano sempre cercando di farti sentire in colpa", io non ho mai giudicato nessuno per ciò che mangia e, anche se preferirei che sempre meno carne sia mangiata, non ho mai attaccato nessuno, mentre almeno la metà delle persone che hanno scoperto che non mangio animali (solitamente evito di dirlo, ho imparato in fretta a evitare discorsi inutili) hanno tentato di farmi cambiare idea, alcuni solo con battute squallide, altri con grande arroganza e alcuni, per fortuna, con argomenti concreti. 
Non ho mai ben capito la causa della.... avversità nei confronti dei vegetariani. Alcuni sono arroganti, è vero, ma non lo sono perché vegetariani, ma perché sono arroganti. 
Avevo solo voglia di dirlo, dopo l'ennesimo paragone col leone e la prospettiva realistica di finire in un'isola deserta. 


Qualche ora fa mi sono pesata, 48.5. Ho perso mezzo chilo, ma visto che ho sforato un paio di volte e saltato pasti per rimediare forse me lo merito. Mi riesce proprio difficile mangiare normalmente. A me non bastano 2 biscotti, io voglio il pacchetto. A me non basta rimediare con un'insalata, io devo saltare il pasto. 
Ma non mi resta altro che riprovare. 

giovedì 13 giugno 2013

1°settimana

Parlo decisamente troppo del cibo. Per una come me è la prassi, ma ho pensato che, se veramente voglio provare ad adeguarmi alla normalità, dovrei perlomeno lasciarlo come ultimo argomento. Così farò.


E' stata una settimana interessante. Mi è stata fatta una proposta allettante che sarebbe basilare per il futuro, non ne parlo meglio perché non si tratta di nulla di certo, ma in questi giorni saprò di più.
La proposta mi ha sia entusiasmato sia intimorito. Ho paura di non essere all'altezza e, allo stesso tempo, mi rendo conto di avere 23 anni e che si sta formando un percorso davanti a me. Non posso sbagliare, se voglio riuscire veramente a fare ciò che voglio o almeno andarci vicino.
Devo ammettere che la parte entusiasta prevale sull'altra, mi piacciono le sfide: anche se entro in panico e divento ansiosa, mi piace mettermi in gioco, poter dimostrare che valgo qualcosa. Già il fatto che questa proposta sia arrivata perché io stessa mi sono esposta (cosa che probabilmente l'anno scorso non sarei mai riuscita a fare) e questo mi ha confermato che, se col fuoco ci si può bruciare, ci si può anche cuocere qualcosa.


Finita la prima settimana di dieta. Ieri sera mi sono pesata (stessa farmacia-stessi vestiti-stessa ora-stessa pancia piena): 50kg vestita, ergo 49. Ho perso 2 chili. Non me l'aspettavo affatto, visto che comunque mangio abbastanza. Mi ha risollevato il morale. Spero, se non di continuare così, almeno di continuare a perdere peso. Chissà, magari mi ritroverò con un 47 a fine mese.


Ecco il D.A. fino ad ora. Stasera ho una cena a casa di amici, spero di non rovinare tutto.


10.06.13


Colazione: 1 fetta biscottata integrale (30) + 150gr di latte di soia (50) + 1 cucc.no di zucchero (20) + 150gr di banana (100);


Pranzo: 80gr di tagliatelle fresche (200) + 100gr di pomodori (20) + 1 cucc.no di olio (45) + 1 cucc.no di parmigiano (20);


Spuntino: 1 vasetto di yogurt di soia da 100gr (85) + 1 mela (65);


Cena: 80gr di funghi (20) + 30gr di grana (120) + 30gr di pane integrale (70);


Tot: 859 kcal


11.03.13


 Colazione: 200 ml di succo d'arancia 100% (70) + 1 fetta biscottata integrale (30) + 150gr di latte di soia (50) + 1 cucc.ino di zucchero (20);


Pranzo: 1 insalata mista preconfezionata, con olive, fagiolini, patate, ricotta, broccoli, peperoni, pomodorini, lattuga (150kcal);


Spuntino: //


Cena: 125gr ca di pop corn (500);


Tot: 850 kcal ca.


12.06.13 Peso: 49 ca, ore 18:00


Colazione: 1 fetta biscottata integrale (30) + 150gr di latte di soia (50) + 1 cucc.no di zucchero (20) + 1 vasetto di yogurt di soia da 100gr (85);


Pranzo: 1 bruschetta [composta da 50gr di pane (140) + 50gr di melanzane (10) + 50gr di feta (125) + 40gr di mozzarella (100) + 25gr di pomodoro (5)+ 1 cucc.no d'olio (45)];


Spuntino: 1 caffé con 1 cucc.no di zucchero (20);


Cena: 1 frittata [composta da 1 cucc.no d'olio (45) + 1 uovo (80) + 100 gr di zucchine (15)] + 30gr di pane integrale (70);


Tot: 850 kcal.


13.06.13


Colazione: 1 fetta biscottata integrale (30) + 150gr di latte di soia (50) + 1 cucc.no di zucchero (20) + 1 cucc. di nesquik (40) + 1 pera (40);


Pranzo: 75gr di mozzarella (185) + 30gr di pane integrale (70);

domenica 9 giugno 2013

Peso

Il 6 sera sono riuscita a trovare una farmacia con la bilancia (a quanto pare in questa città non è di uso molto comune tenerne una) e mi sono pesata: 52, vestita e a pancia piena, dunque circa 51.
Mi sono sentita veramente una merda. Una grossa grassa merda.
Ovviamente ho iniziato subito la dieta. Per ora sta proseguendo bene, nessuno sgarro, ma anche nessun digiuno. Ho deciso di seguire una dieta umana, iscrivendomi a un sito per diete personalizzate, da ca 1000 calorie. Ho la tendenza a ridurla ulteriormente, ma non sono mai scesa sotto le 800 calorie. Mi peserò solo una volta alla settimana (dunque mi peserò il 12) e credo che il fatto di dover andare sempre nella stessa farmacia mi aiuterà ad evitare migliaia di pesate giornaliere.


Non so se sia una cosa positiva, questa mia voglia di sentirmi addosso un minimo di normalità. Mi rendo conto che non ci sono portata e questo mi crea un po' d'ansia. Ho il desiderio di provarci comunque, però.
Intanto scrivo il D.A. dei giorni scorsi, arrotondando per eccesso:


07.06.13


Colazione:  1 vasetto di yogurt di soia da 100gr (85) + 1 caffé con 1 cucc.ino di zucchero (20) + 1 pesca (50);


Pranzo: 50gr di pasta (180) + 80gr di peperoni (25) + 1cuore di carciofo (30);


Spuntino: 1 banana (100);


Cena: 200gr di piselli (150) + 100 gr di pomodorini (20) + 1 pesca (50) + 30gr di pane integrale (70).


Tot: 800 kcal ca.


08.06.13


Colazione:  200 ml di succo d'arancia 100% (70) + 1 fetta biscottata integrale (30) + 150gr di latte di soia (50) + 1 cucc.ino di zucchero (20);


Pranzo:  100gr di fave (50) + 100gr di pomodorini (20) + 100gr di finocchi (10) + 100gr di carote (35) + 30gr di pane integrale (70);


Spuntino: 250gr di fragole (70);


Cena: 150gr di pizza margherita (410).


Tot: 850 kcal ca.


09.06.13


Colazione: 1 fetta biscottata integrale (30) + 150gr di latte di soia (50) + 1 cucc.no di zucchero (20) + 150gr di banana (100);


Pranzo: 50gr di riso (170) + 100gr di spinaci (35) + 1 cucc.ino di formaggio (20) + 1 dado da brodo (20) + 100gr di melanzane (20);


Spuntino: 1 pesca (50);


Cena (a breve): 400gr ca di melanzane alla parmigiana [composte da 250gr di melanzane (50) + 50gr di mozzarella (130) + 100gr di pomodoro (20) + 15gr di formaggio grat. (60) + 1cucc.no d'olio d'oliva (45)] + 200gr di finocchi (20).


Tot: 800 kcal ca (sperando di non dover modificare il post a causa di uno sgarro)


Nel precedente post ho tralasciato qualche cambiamento:


Ho un nuovo, enorme, magnifico (almeno per me) tatuaggio nella schiena. E' il terzo, l'ultimo arrivato, ma è già completamente parte di me;


I miei genitori si sono ufficialmente separati. L'evento non mi ha scosso o stupito, anzi, credo di averla vissuta in maniera molto distaccata. In fondo, sono questioni di coppia e alla mia età non sono riuscita a sentirmi coinvolta.
Non vedo né sento mio padre da quando sono arrivata qui (agosto 2012), eccezion fatta per una mia visita veloce e imbarazzata a febbraio: non vivendo più nella stessa casa in cui eravamo una "famiglia" (se così si può dire) è come se si fosse dimenticato di averla avuta. Ma non mi sono mai aspettata niente di meglio da lui.
Mia madre sembra rinata e il nostro rapporto è anche migliorato. Credo sia riuscita a rifarsi una vita migliore della precedente e questo le abbia permesso di rilassarsi nei rapporti personali, compreso quello con me;


Sto uscendo con un ragazzo, da qualche mese. Mi piace molto e mi fa stare bene. Incredibilmente, gli piaccio così come sono.
Non ci sono abituata.


 

giovedì 25 aprile 2013

Sono tornata dopo quasi 2 anni di assenza. Ho smesso di scrivere prima che Splinder chiudesse, ma sono riuscita a trasportare il blog in questa piattaforma in tempo. 


Ho deciso di rendere nuovamente pubblico, cancellando dettagli dai vecchi post che avrebbero reso estremamente facile far capire, o almeno intuire, chi sono. 


Che dire, alla fine sono riuscita a laurearmi in corso, ora sto facendo il 2° anno della magistrale fuori dall'Italia, in Erasmus. Mi trovo bene, vivo sola in un monolocale, ho conosciuto belle persone. Spero di ritornare qua dopo aver preso la laurea magistrale in Italia, ma questi sono progetti un po' particolari. 


Ho lasciato Lui qualche mese prima di partire e, nonostante mi sia sentita parecchio in colpa e non fossi sicura del tutto della mia scelta, alla fine si è rivelato un bene per me. Mi sono resa conto che non era quella la vita che volevo, e lui non era l'uomo che volevo al mio fianco. 


Il cibo, lui, è sempre presente. Nonostante viva sola, lontana da qualsiasi persona possa ricordarsi che ho questo problema, sono riuscita a regolarmi. Non ho perso né preso troppi chili e, attualmente, non conosco il mio peso (non ho una bilancia in casa). Forse è anche per questo che sono tornata: sento il bisogno di sfogare quella parte di me, di cui nessuno qua è a conoscenza. Ho anche deciso di pesarmi in questi giorni, e regolarmi di conseguenza. L'ultima pesata risale a 2 mesi fa, quando sono tornata a casa per un paio di giorni, e risultavo dimagrita di 2 kg in 2 mesi. Da 51 a 49. Ovviamente, il mio primo (ma non unico) obbiettivo restano sempre i 45. Negli ultimi due anni l'ho raggiunto e perso un paio di volte, una sola sono scesa al di sotto, ma non sono più andata oltre i 51. Né vittoria né sconfitta. 


Non so se tornare qui sia una buona idea, ma devo, nel bene o nel male. 


 


 

lunedì 1 agosto 2011

Manco da un po'. È stato un periodo un po' incasinato.

Stamane ho finalmente avuto il coraggio di pesarmi. Ero veramente convinta di essere intorno ai 51, invece mi ritrovo con un inaspettato 47.5 . Ci ho messo un po', ma ce l'ho fatta a scrollarmi questi 48 di dosso. 
Farò di tutto per non ingrassare di nuovo.

Per il resto è un periodo un po' particolare. Sono stressata perché dovendo studiare parecchio sono spesso a casa, a casa mia c'è un ambiente di me*da, dunque il mio umore peggiora, l'umore pessimo aumenta l'ansia, ed è un circolo vizioso che non sopporto. Poi ho contattato la professoressa per la tesi e, dopo essersi dichiarata disponibile, non mi risponde più. Capisco che sia estate, ma una settimana per dirmi se l'argomento scelto va bene o no non è il massimo, ma magari sono io.
Con Lui mi vedo poco e niente, un po' per lo studio, un po' perché lui esce più spesso ora. A volte ho l'impressione che mi voglia vedere meno e che non mi sopporti, ma forse sono solo i complessi peggiorati dall'ansia.
Non faccio che pensare a cosa faccio di sbagliato, cosa dico, se ho parlato troppo, se ho dato troppa confidenza, e cose del genere, e mi rattristo perché penso di fare sempre cose sbagliate e inappropriate.

Ho solo bisogno di allontanarmi da questa casa.